Cosa abbiamo fatto

Prima della guerra i giovani tiravano calci ad una palla di stracci e stoffa lungo la strada ghiaiata del  paese con le porte delimitate dai sassi. Dopo la guerra i ragazzi andavano in parrocchia a giocare nel cortile retrostante la chiesa con un pallone fatto con pezzi vari di cuoio cuciti a mano e fu proprio in quegli anni che maturò l’idea di costruire un campo di calcio che potesse in qualche modo soddisfare le modeste esigenze dei  neo atleti. Con il lavoro di alcuni adulti e dei ragazzi guidati dal parroco don Vincenzo Cimatti, si allestì il primo campo di calcio di S.Cassiano vicino  al fiume dove ora si trova il vivaio forestale. Fra gli adulti il principale animatore si mostrò Anselmo Frattini che nei momenti liberi si recava spesso a trasportare terra con il proprio camion.

Dopo le prime partite si avvertì il disagio dovuto alla distanza dalla chiesa , dal paese, dal difficile accesso e dalla pendenza del campo e così dopo pochi anni si mise mano nuovamente alla zappa e al badile per approntare il nuovo campo sportivo vicino al cimitero. Nel frattempo aumentavano gli incontri di calcio con le Parrocchie limitrofe e nello stesso anno si partecipò al Torneo zonale conseguendo dei buoni risultati.

Una foto, scattata nel campo sportivo di Fognano, datata 1959, mostra una formazione con  i colori della Sampdoria mentre le prime maglie, a detta dei più anziani, erano azzurre e molto simili a quelle della Nazionale Italiana. L’unico neo del campetto di don Vincenzo era costituito dalla presenza di un grande mandorlo che si ergeva maestoso all’interno della linea laterale (lato rio Corneto).   L’abbattimento del mandorlo avvenne nell’anno 1966 quando si tornò a rimetter mano agli attrezzi per un ulteriore ampliamento; i lavori erano coordinati dal nuovo Parroco don Nello Castellari che nel 1963 aveva sostituito don Vincenzo Cimatti.

Nel 1964 si costituì  un comitato per organizzare il 1° torneo notturno di calcio a 7 della vallata; tale esperienza terminò nel 1966.

Nell’anno 1969 iniziarono i lavori per la costruzione del campo da bocce e del tennis.

Partecipò  nel 1971 al torneo zonale di calcio del C.S.I. ottenendo un buon piazzamento e nel 1973 vinse  il suo girone grazie al ritorno in squadra di Luciano Matulli e Giuseppe Nati. Lo stesso anno organizzò con successo il  torneo notturno di calcio che si protrasse fino al 1979.  Non mancarono illustri  ospiti del mondo sportivo fra i quali il sancassianese Lorenzo Bandini (pilota di Formula 1), Edmondo  Fabbri (C.T. della Nazionale), Tazio Roversi (difensore del Bologna) ed Eraldo Pecci (centrocampista del Torino).

[box type=”info” style=”rounded” border=”full”]Una partecipazione di Lorenzo Bandini.[/box]

Nel 1984 si propose di organizzare, come faceva don Vincenzo, una scampagnata di un paio di ore nel giorno dell’Ascensione con  i ragazzi a cui veniva offerta un piatto di polenta.

Ci volle tutta la fantasia e  l’entusiasmo di quel tempo (1973) per dividere la piccola popolazione di S.Cassiano in tre rioni  mentre il quarto uscì dalla partecipazione di S.Eufemia e Strada Casale.  Si inventarono giochi nel campo  sportivo ed altri esterni anche se con il passare degli anni incominciarono ad affiorare gli attriti fra i rioni dovuti alla forte competitività  che assicurava  partecipanti ai giochi e  un numeroso pubblico.  Per evitare “inconvenienti” i giochi rionali terminarono nel 1979 .

La Soc. Polisportiva si trovò priva nello stesso anno di due eventi (rioni e torneo notturno ) che portavano buoni introiti. Occorreva quindi inventarsi un’altra fonte di sostentamento per finanziare  le attività sportive.

Il 1980 fu un anno di studio e si organizzarono alcuni spettacoli nel campo sportivo che  produssero buoni proventi. Fu così che si pensò ad una festa  che oltre a coinvolgere il paese potesse essere anche di interesse agli ex sancassianesi.

Nacque così nel 1981 la Festa  Paesana, probabilmente la prima  festa non di partito della Vallata del Lamone. L’idea si rivelò subito giusta e di anno in anno aumentavano le presenze e la  soddisfazione di tutti noi addetti ai duri lavori. Organizzata nei giorni di Ferragosto in concomitanza con la Festa del Santo Patrono (13 agosto) prevedeva una serata in cui veniva premiato l’ex San Cassianese venuto da più lontano. Ci furono negli anni premiati da  città italiane come Torino e Firenze e da nazioni come Germania, Francia e Canada.

Durante la festa Paesana del 1990 festeggiammo i 40 anni  della nascita della Società   Sportiva  organizzando un torneo di pallavolo fra squadre del C.S.I. Nel campo sportivo era stato  ricostruito “il castellaccio” in miniatura e all’imbrunire dal Castellaccio vero partì una lunga fiaccolata di ragazzi che si concluse nel campo sportivo con una esibizione dei tamburi delle feste medioevali mentre dal finto castello uscivano palloncini colorati verso il cielo.

Seguì la presentazione del libro “S.Cassiano”  stampato per la ricorrenza con lo scopo di divulgare e rievocare la storia, gli avvenimenti, gli episodi e le persone del tempo  passato.

Nel 1982 la Societa Sportiva assunse l’organizzazione della Sagra della Polenta in seguito alla chiusura del ristorante Girasole che aveva  ideato ed organizzato la Sagra fin dal 1972. L’incontro con altri organizzatori  di Sagre della polenta della Associazione “Polentai Italiani” ci portò a stringere un gemellaggio con Santa Maria in Selva  in provincia di  Macerata. Tale sodalizio si protrae ancora oggi.

Negli anni 90 sotto l’impulso di Loris Naldoni, nuovo presidente della Società sportiva, si decise di passare da 1 giornata di Sagra a ben 3 occupando le prime 3 domeniche di Ottobre.

Nel 1988 iniziarono i primi contatti con la Ferrari da parte dell’Assessorato allo Sport del Comune di Brisighella unitamente alla Società Sportiva di S.Cassiano  per istituire il trofeo alla  memoria di Lorenzo Bandini che si andrà poi a concretizzare il 23 aprile del  1992 con l’assegnazione al pilota Ferrari IVAN CAPPELLI. Un iter molto lungo, prima con contatti  telefonici  per sondare  la fattibilità poi con l’invio di  richieste ufficiali a diverse  persone autorevoli fra i quali:  Pietro Lardi Ferrari , ing. Fiorio (direttore Generale Ferrari), dott. Franco Gozzi  (Ufficio stampa Ferrari),  dott.  Lini (direttore  generale  “4 ruote”), dott.  Cuoghi  (direttore Team ferrari), all’ ing. Razzelli (direttore Autodromo del Mugello), il pilota Gerhard  Berger, Niki Lauda , ing. Listro  (pubbliche relazioni Ferrari). Ci furono due incontri ufficiali a Maranello presso la sede Ferrari e al circuito di Imola.

Nel 1994 per opera di Pierino Palli fu rinvenuta una foto del 1900 relativa all’inaugurazione di una croce monumentale sul Monte Colombo. Gli anziani ricordavano questa croce che aveva svettato sul monte fino alla seconda guerra mondiale quando fu distrutta in seguito ad un bombardamento.

La Polisportiva decise di riportare una grande croce in legno sul Monte Colombo e per diversi mesi tutti i volontari furono impegnati nella preparazione della croce e del sito di collocazione. L’inaugurazione avvenne con una grande partecipazione di gente il 15 Maggio 1995 alla presenza del Sindaco di Brisighella Tiziano Samorè, del Vescovo di Faenza Mons. Tarcisio Bertozzi, di Pino Bartoli che scrisse una poesia per la ricorrenza e delle forze Armate.

Fu ripetuta la foto dell’inaugurazione dallo stesso angolo in cui venne fatta un secolo prima.

Fin dalla fin degli anni 80 la società Polisportiva ha iniziato a dotarsi di numerose attrezzature per la realizzazione delle Sagre: in particolare fu comprato uno Stand 12×8 dalla Ditta Argelli di Fusignano. Successivamente furono acquistati la pista da ballo e il palco per l’orchestra oltre a diverse apparecchiature per la cucina (fornelli, scaldavivande, friggitrice).

Nel 1992 la Società Polisportiva di San Cassiano è fra i fondatori del comitato Feste e Sagre  per una gestione  comune e concordata delle strutture che servono alle varie sagre del territorio.

Nel 2002 si tiene l’ultima edizione della Festa Paesana. L’enorme successo e il grande afflusso di pubblico l’avevano resa forse troppo grande per le nostre possibilità in quanto la sua realizzazione nel campo sportivo parrocchiale si basava solo su strutture mobili che dovevano essere prima montate e poi smontate dopo l’evento. Il dispendio di risorse umane ed economiche non era più sostenibile.

A metà degli anni 90 e poi nuovamente nel 2003 la Polisportiva è stato per ben due volte soggetto propulsore per il rifacimento ex-novo degli ambulatori del medico di base prima nel centro del paese e poi successivamente presso i locali piano terra della stazione ferroviaria.

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